Come aderire al Regime Forfettario
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Aprire Partita Iva in Regime Forfettario: i criteri per rientrare.
Stai decidendo se aprire Partita Iva ma sei indeciso sul tipo di tassazione che questo comporta, leggi i criteri che permettono di rientrare nell’attuale Regime Forfettario, introdotto dopo l’abolizione del Regime dei Minimi.
Nel caso si debba aprire Partita IVA si può utilizzare un regime fiscale agevolato denominato Regime Forfettario, che permette di risparmiare sulle imposte in modo veramente consistente.
Attualmente il regime forfettario è l’unico regime fiscale agevolato, più precisamente a partire dal 1 gennaio 2016 data in cui è stato eliminato il regime dei minimi. Una precisazione: per chi ha aperto partita Iva prima del 1 gennaio 2016, mantenendo i requisiti necessari è possibile portarlo a termine sino al compimento dei 35 anni oppure dei 5 anni di durata.
LIMITI
Tornando al Regime Forfettario, aprendo oggi la partita Iva si può aderire se si è persona fisica, quindi non vale per le società (costituzione di una Srl, Snc e così via), rispettando dei requisiti che sono individuati dai seguenti tre punti:
- limiti sui ricavi o di fatturato
- limiti per le spese dei dipendenti e collaboratori
- limiti sui beni strumentali
Vediamo nel dettaglio cosa sono questi limiti .
LIMITI SUI RICAVI O DI FATTURATO
Questo limite riguarda i ricavi, se hai un fatturato annuo superiore ad una determinata cifra non puoi aderire. Il limite non è uguale per tutte le attività, dipende dal tipo di attività e varia dai € 25000 a € 50000, a seconda del codice di attività, quindi con un fatturato inferiore a questi limiti si rientra nel Regime Forfettario.
LIMITE SUI DIPENDENTI E COLLABORATORI
Il secondo limite è relativo ai dipendenti e collaboratori che lavorano con te. Puoi assumere dei dipendenti e collaboratori sostenendo un costo annuale sino a € 5000
LIMITE SUI BENI STRUMENTALI
Per i beni strumentali si applica un limite che riguarda il valori di beni strumentali del tipo computer, autovetture, etc. che servono per svolgere l’attività e non devono superare il valore di € 20000.
Questi sono i tre limiti da dover rispettare per rientrare nel Regime Forfettario, non rispettando anche uno solo di questi limiti non si può accedervi o si può essere esclusi.
LE CAUSE DI ESCLUSIONE
Sopra si è accennato ai limiti che non bisogna superare per rientrare in questo regime fiscale, ma si possono verificare anche delle cause di esclusione che ti escludono anche rispettando i limiti precedenti.
Una causa di esclusione è quella legata all’attività svolta che se ricade nei regimi Iva speciali non permette di aderire al regime forfettario. Allo stesso modo se non si è residenti in Italia, per le attività di vendita di fabbricati e terreni, se si è soci di società di persone o srl trasparenti e se si è dipendenti con reddito da lavoro superiore a € 30000.
Regimi IVA Speciali.
Nei casi in cui l’attività rientra in regimi IVA speciali, come ad esempio agricoltura, editoria, vendita di beni usati, sali e tabacchi, agenzie viaggi , non si può aderire al regime forfettario.
Residenza estera.
Se non si è residenti in Italia non si può aderire al regime forfettario, con un eccezione. Nel caso in cui si è residenti all’estero e si produce più del 75% del proprio reddito in Italia si può aderire al forfettario.
Vendita di terreni e fabbricati
Se l’attività prevede la vendita di terreni e fabbricati non si può aderire al regime forfettario.
Soci in società
Altra causa di esclusione si ha nel caso di soci che hanno una partecipazione in società di persone, come ad esempio la Snc, società in nome collettivo o in società in accomandita semplice, oppure se si ha partecipazione in una Srl che abbia un regimedi trasparenza fiscale, ossia che imputa il reddito prodotto direttamente ai soci e non alla società stessa.
Lavoro dipendente
Se si è lavoratore dipendente si può comunque aprire una partita Iva, però se si è dipendenti con un reddito superiore a €30000 non si può aderire al regime forfettario.