Differenze tra Ditta individuale e SRL
INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI
Ditta individuale o Srl? Come scegliere.
- Scegliere se aprire una ditta individuale oppure una società srl?
- E’ meglio una srl o una srls?
- Quali sono gli aspetti da considerare per poter effettuare la scelta migliore?
Questi, ed altri simili, sono i dubbi che nascono quando si vuole avviare una propria attività e si è indecisi su quale scelta effettuare.
Vediamo quali sono gli aspetti da considerare per poter effettuare una scelta consapevole:
L’investimento iniziale
Se si prevede di aver all’inizio necessità di un elevata capacità di capitale e quindi necessità di doversi finanziare, allora una forma societaria come la Srl è più indicata rispetto alla ditta individuale, perché offre un affidabilità superiore ed inoltre sotto questa forma si può accedere a strumenti di finanziamento innovativi del tipo crowd funding non accessibili da una ditta.
Semplicità di avvio
La procedura di avvio di una ditta individuale è molto più snella rispetto a quella prevista per una Srl, infatti sia l’avvio che la chiusura di una ditta possono essere eseguite in un solo giorno, mentre per una Srl è necessario tutto l’iter riguardante la firma dell’atto costitutivo e dello statuto da effettuarsi presso un notaio. Inoltre nel caso di chiusura della società si dovrà considerare tutta la fase del periodo di liquidazione a tutela dei creditori e dei soci, con tutti gli oneri che questo comporta.
Contabilità semplificata
Una società deve affrontare tutti quegli adempimenti contabili, registrazioni degli incassi e dei pagamenti effettuati, che per essere eseguiti con diligenza abbisognano della consulenza di un professionista e del supporto di software appositi, con aggravio di costi e rischi. Tutte queste attività non sono dovute da una ditta individuale.
Obblighi Fiscali
La tassazione sugli utili di una Srl o di una Srls sono una questione importante da valutare. Infatti come prima valutazione è da considerare il 24% di imposta sugli utili della società, a cui aggiungere un ulteriore 26% di imposta sul percepito dal socio. In definitiva, considerando le dovute semplificazioni nel calcolo, al socio resta all’incirca il 56% dell’utile della società, con un imposizione totale che è intorno al 44%. Se a questi valori si aggiungono agli altri costi di gestione già citati precedentemente allora si ha un quadro chiaro di ciò che effettivamente rimane per essere utilizzato per far crescere l’attività.
Il regime forfettario
Una ditta individuale è molto spesso aperta con il regime forfettario, che prevede una fiscalità agevolata, che può giungere ad un imposizione anche di solo il 5%, per chi non supera determinati valori di fatturato, soglie che possono essere di 30000 € per i professionisti o di 50000 € per alcuni commercianti. Se da un lato si percepisce il vantaggio della bassa imposizione fiscale, dall’altro conviene considerare queste soglie di reddito non come dei confini entro cui cercare di rientrare a tutti i costi, evitando di far crescere la propria attività per paura di superarli, ma viceversa come una palestra che consenta di strutturare in modo sano l’attività, in fase iniziale, per permetterle di crescere verso prospettive più ampie.
Leggi questo articolo per approfondire i dettagli del Regime Forfettario.
Differenze tra Srl e Srls
Se si è scelto di aprire una società, resta la scelta tra le due forme Srl o Srls semplificata; ciò che differenzia la Società a Responsabilità Limitata Semplificata è che:
- non ha i costi iniziali di notaio, mentre mantiene i vari costi di registro, i bolli e la registrazione presso la camera di commercio;
- lo statuto deve essere quello standard senza alcuna personalizzazione, limitando i rapporti tra i soci;
- non è previsto il finanziamento infruttifero da parte dei soci.
Tutto il resto della gestione è identico con la normale Srl, quindi i vantaggi dei costi ridotti iniziali potrebbero essere vanificati a medio termine da questi limiti invalicabili.
I Consigli
La scelta di iniziare un attività come Società comporta l’impiego di risorse notevoli e l’impegno da parte dei soci, ed è quindi consigliabile quando il progetto che si intende portare avanti ha una prospettiva di medio o lungo termine, oppure se i soci stessi hanno esperienza nel settore e di conseguenza gli obiettivi che si sono preposti sono ragionevolmente raggiungibili.
La ditta individuale è invece consigliata quando si ha necessità di avere un attività dinamica senza grossi investimenti iniziali, oppure per non dover affrontare quei costi dovuti alle complicazioni burocratiche che drenano risorse utili da reinvestire diversamente. Poi eventualmente, dopo il periodo iniziale di strutturazione, si può pensare alla trasformazione in società Srl.