Tantissimi contribuenti hanno versato al fisco, sulla base dell’imposta dichiarata nel 2019, gli acconti andando a preferire il metodo storico al posto del previsionale; questo, per la paura di sbagliare e andare incontro a sanzioni. Vediamo insieme cosa è successo.

1. Differenza tra metodo storico e metodo previsionale 

Gli acconti possono essere versati con il metodo storico o con un metodo chiamato previsionale. Il calcolo dell’acconto con il metodo storico viene effettuato sulla base dell’imposta dovuta per l’anno precedente, quindi, il contribuente, andrà a versare circa l’80% delle tasse che sono state versate l’anno prima (questo cambia anche a seconda dei regimi).
Con il metodo previsionale invece, che è tanto vantaggioso quanto rischioso, in caso di pagamento di un importo inferiore rispetto a quanto emerso dalla dichiarazione, verrà applicata una sanzione; il margine di errore per evitare la sanzione è del 20%.

2. Che cosa è successo quest’anno

Proprio per la paura di andare incontro a delle sanzioni, i contribuenti hanno deciso di utilizzare il metodo storico per i loro versamenti. Essendo questi versamenti basati sull’anno precedente (ossia il 2019, annata indubbiamente più ricca rispetto al 2020 che è stato colpito dalla pandemia causata dal Covid-19), nasce una grande contraddizione per quanto riguarda l’evasione.
Vista la possibilità concessa di poter beneficiare del metodo previsionale, risulta ancora più sbalorditiva la decisione dei contribuenti che sono andati a versare più tasse del previsto, creando così una notevole discrepanza tra i luoghi comuni che circolano in merito all’evasione fiscale e il comportamento che hanno deciso di tenere i contribuenti.

Se vuoi saperne di più, ti consigliamo il video dell’Avv. Carlo Alberto Micheli che lasciamo di seguito!

The Legal One
23/10/2020 – ore 9:00

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