1. Introduzione

Se sei un agente di commercio o un rappresentate devi sapere che oltre all’iscrizione all’Inps sei tenuto a costruirti una pensione complementare, anche detta integrativa. Per farlo devi iscriverti obbligatoriamente all’ente preposto – l’ENASARCO – e versare contributi in base a determinate percentuali. Vediamo insieme quanti contributi devi versare e gli anni minimi di contribuzione.

L’ENASARCO è un ente integrativo che si affianca alla cosiddetta contribuzione obbligatoria dell’Inps. Gli agenti di commercio, i rappresentanti e i promotori finanziari sono obbligati a costruirsi una pensione integrativa. Le partite IVA che rientrano in questa categoria devono pertanto provvedere alla contribuzione obbligatoria di base presso la Gestione Speciale Lavoratori Autonomi (GSLA) dell’Inps e, in aggiunta, alla contribuzione integrativa obbligatoria presso la fondazione ENASARCO.

2. Enasarco – Quanto si paga di contributi

I versamenti previdenziali che gli agenti di commercio, i rappresentanti e i promotori finanziari devono versare all’Enasarco si calcolano su una soglia minima e un tetto massimo annui, chiamati rispettivamente minimale contributivo e massimale provvigionale. Come per l’Inps i contributi si pagano trimestralmente e si calcolano sulla base di un’aliquota contributiva specifica.

L’aliquota contributiva per il 2020 è pari al 17,00%. Di questo 17,00% però l’8,50% è a carico della ditta preponente e l’ 8,50% è a carico dell’agente operante in forma individuale o societaria o associata. Mentre per quanto riguarda il calcolo è importante sapere che l’aliquota si applica solo sulle provvigioni di competenza del 2020.

3. Anni minimi di contribuzione e riscossione della pensione

Per ottenere la pensione di vecchiaia con Enasarco è necessario raggiungere una soglia minima di contribuzione. Sono necessari, infatti, almeno 20 anni di contributi pagati e il raggiungimento di una determinata quota, intesa come somma di età e contribuzione. Per l’anno in corso la quota è pari a 92 per gli uomini (con un minimo di età pari a 67 anni); la quota è pari a 90per le donne con almeno 65 annidi età.

In pratica la pensione di vecchiaia ENASARCO, a partire dall’anno 2019, non sarà più conseguibile se non al raggiungimento dei 67 anni (65 anni per le donne) e con almeno 20 anni di contribuzione, a patto che la somma tra gli anni compiuti di età anagrafica e di anzianità contributiva risulti almeno pari a quota 92 o 90 per le donne.

Tra tutte queste informazioni è importante sottolineare, però, che i contributi versati all’Enasarco non possono essere ricongiunti né ai contributi Inps né a quelli versati presso altre casse, comprese le casse dei liberi professionisti. Infine i contributi Enasarco non possono essere sommati attraverso il cumulo gratuito, né totalizzati.

4. Pensione di vecchiaia anticipata Enasarco

Dal 2017 gli agenti di commercio, i rappresentanti e i promotori finanziari uomini (le donne dal 2021) possono fare richiesta per ottenere la pensione anticipata Enasarco con un anticipo massimo di due anni. Questo significa che gli agenti che abbiano almeno 65 anni di età e maturato contributi per 20 anni e raggiunto quota 90 posso richiedere la pensione di vecchiaia all’Ente.

Si tratta di una novità introdotta dall’Enasarco a partire dal 2013 che viene incontro a particolari esigenze dei professionisti avanzate negli anni. E’ importante sapere, però, che se si decide di richiedere la pensione agevolata il calcolo di quest’ultima seguirà una riduzione pari al 5% per ogni anno di contribuzione perso (fino ad un massimo di due anni). Questo significa che l’importo della rendita della pensione di vecchiaia sarà ridotto del 5% per ogni anno di anticipazione rispetto al requisito di età ordinariamente richiesto.

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Novella Toloni