Guadagnare con YouTube. Cosa sapere e che tasse pagare
INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI
1. Introduzione: guadagnare con YouTube
Guadagnare con YouTube? Si può, e non esiste soltanto un modo. Se hai deciso di diventare uno YouTuber professionista, sappi che esistono molte strade per monetizzare attraverso la creazione di video. Ciò che ti serve sono alcune informazioni di base su come iniziare e su quali tasse pagare: già, perché sui guadagni che otterrai attraverso la piattaforma dovrai versare delle imposte allo Stato.
Ma procediamo con ordine. La prima cosa da sapere se vuoi iniziare a guadagnare con YouTube è che una delle principali fonti di incasso è la pubblicità. Sicuramente ti sarà già capitato di vedere degli annunci pubblicitari su YouTube; ecco, proprio quelli. Qui di seguito ti spiegheremo meglio come fare per inserirli nei tuoi video.
Una seconda informazione importante si basa sulla modalità in cui YouTube paga i creators, ovvero in base al cosiddetto RPM (“Revenue Per Mille”, entrate per mille visualizzazioni). Si tratta in sostanza del totale delle entrate generate dal tuo canale ogni 1000 visualizzazioni dei tuoi video, che YouTube ti dovrà corrispondere.
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2. Guadagnare con YouTube
Andiamo ora ad analizzare una per una le principali formule di guadagno con YouTube, e a capire quali tasse pagare una volta ottenuti i primi incassi.
2.1 Monetizza con gli annunci pubblicitari
Quando guardiamo un video su YouTube spesso veniamo interrotti da una o più pubblicità, che parte all’inizio, a metà o alla fine del video, o ancora appare in sovrimpressione. Forse non ci hai mai pensato, ma proprio questi annunci permettono ai creatori di video di guadagnare e di ottenere entrate sempre più interessanti man mano che il numero di visualizzazioni dei loro contenuti sale.
Ma come fare per inserire gli annunci nei tuoi video? Anzitutto, occorre diventare partner di Youtube, e per farlo bisogna rispettare due requisiti ben precisi: devi avere almeno 1000 persone iscritte al tuo canale e in più i tuoi video devono aver ottenuto almeno 4000 ore di visualizzazioni negli ultimi 12 mesi.
Rientri in questa casistica? Via libera allora! Ricordati però che oltre a diventare partner dovrai anche creare un account AdSense Google e collegarlo al tuo canale, perché solo in questo modo potrai conteggiare le tue entrare e ricevere i pagamenti.
2.2 Vendi i tuoi prodotti con lo scaffale di merchandising
Se hai un brand che vende prodotti specifici, grazie allo scaffale di merchandising di YouTube i tuoi iscritti potranno acquistare i tuoi articoli direttamente dal tuo canale. Anche in questo caso, però, devi essere in possesso di determinati requisiti, ancora più stringenti di quelli che abbiamo appena visto. Oltre ad essere maggiorenne, devi avere anche più di 10.000 iscritti al tuo canale. Se rispetti questi parametri puoi attivare il tuo scaffale tramite il tuo profilo su YouTube Studio.
2.3 Sponsorizza i prodotti di altri brand
Di certo ti sarà capitato il caso di vedere qualche video in cui il/la YouTuber recensiscono o testano un articolo di un brand particolare, ad esempio un prodotto per il make up o un modello particolare di un cellulare. Bene, anche questo è un modo per guadagnare su Youtube!
Certo, per riuscire ad avere un compenso devi gestire un canale piuttosto avviato, che garantisca un buon numero di visualizzazione delle tue video-recensioni. Solo in questo modo i brand vedranno in te un potenziale volano per le loro vendite, e ti ricompenseranno inviandoti i loro prodotti gratuitamente o cedendoti una percentuale sulle vendite ottenute grazie ai tuoi video.
2.4 Guadagna con gli abbonamenti
Un’altra formula di guadagno su YouTube sono gli abbonamenti. Come funzionano? È semplice: chiunque si abboni al tuo canale – che deve avere più di 1000 iscritti – riceverà da te alcuni vantaggi esclusivi in cambio del pagamento di una quota mensile.
2.5 Massimizza con YouTube Premium
Questo è il metodo che richiede meno sforzi da parte tua! Forse non lo sapevi, ma se un utente di YouTube abbonato a Premium guarda i tuoi video, YouTube ti premia cedendoti una percentuale del suo abbonamento. Facile come bere un bicchier d’acqua!
3. Guadagnare con YouTube: quali tasse devono pagare gli YouTubers?
Dopo aver approfondito le varie modalità con cui puoi guadagnare grazie a YouTube, è ora di occuparci di un aspetto meno piacevole, ma essenziale.
Chiunque monetizzi attraverso la sua attività su YouTube è tenuto infatti a dichiarare i propri guadagni, e di conseguenza a pagare le relative tasse. Poco importa che le tue entrate siano di 50, 500 o 50.000€ all’anno: a prescindere dal tuo fatturato dovrai comunque versare le imposte al Fisco.
E questo è un po’ il tasto dolente per quegli YouTubers che non guadagnano cifre importanti attraverso il proprio canale, perché in tal caso i costi potrebbero superare i ricavi.
3.1 La partita Iva
Ma scendiamo nei dettagli e prendiamo il caso di uno YouTuber che guadagna grazie agli spazi pubblicitari presenti nei suoi video. La primissima cosa da fare se decidi di buttarti in questo mestiere è aprire una partita Iva; non è possibile invece lavorare con la ritenuta d’acconto per prestazione occasionale: questo tipo di attività è considerata infatti abituale, perché rimane sempre attiva per 365 giorni all’anno.
3.2 L’iscrizione alla Camera di Commercio
La partita Iva si apre presso l’Agenzia delle Entrate. Successivamente dovrai iscriverti alla Camera di Commercio della tua città, con un costo di iscrizione che varia in base all’entità giuridica con la quale aprirai la tua partita Iva, ad esempio per una ditta individuale, che è quella solitamente da cui si parte, il costo annuo varia tra i 56€ gli 80€. Il motivo è che gli incassi derivanti dagli annunci nei tuoi video sono equiparati agli incassi provenienti da un’attività commerciale, come quelli di un negozio per intenderci.
3.3 I contributi previdenziali
Manca un ultimo passaggio, ovvero l’iscrizione alla Gestione Inps Commercianti. Anche qui non si sfugge, perché l’Inps richiede il pagamento dei contributi previdenziali sia che tu abbia avuto dei guadagni, sia che il tuo canale non abbia fruttato nulla, e parliamo di un costo fisso di circa 4.000€ all’anno con rate trimestrali da circa 900€. In caso di Regime Forfettario viene applicato uno sconto, ma è necessario rispondere a determinati requisiti per potervi accedere.
3.3 Le tasse
Se hai i requisiti per accedere al Regime Forfettario e questa è la tua prima attività, le tasse saranno molto contenute perché potrai usufruire delle agevolazioni Start-Up con le tasse al 5% su una percentuale del fatturato. Se non sei nel Regime Forfettario quello che importa ai fini delle imposte, che partono dal 23% e arrivano al 43% con gli scaglioni IRPEF, è l’utile: ovvero la determinazione del risultato dei ricavi meno i costi. Su questo si vanno ad applicare le imposte.
La scelta fondamentale della forma giuridica e del regime fiscale dipendono non solo dalle caratteristiche del business, ma anche dalle tue caratteristiche: ad esempio se hai un altro lavoro, se hai altri redditi o participi a società.
Conclusione
Se hai deciso di guadagnare con YouTube, ti consigliamo quindi di valutare bene tutti i pro e i contro per evitare di pagare più tasse di quanto poi andrai ad incassare a fine anno!
Se vuoi altri chiarimenti o vuoi consigli utili per iniziare questa attività puoi richiedere una consulenza agli esperti di MyAccounting.it.
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