L’oggetto sociale di una srl descrive l’attività svolta dalla società ed è uno dei tanti elementi su cui si può agire per ridurre le tasse da pagare e attuare un’adeguata pianificazione fiscale.

Nonostante possa sembrare una caratteristica semplice da individuare, infatti, l’oggetto sociale va scelto con attenzione, perché è ciò che descrive il raggio di azione dell’azienda, le attività che può fatturare e i costi che può dedurre, e questo ha un impatto sulla sua pressione fiscale.

Il principale modo per pagare meno tasse, infatti, è ridurre il reddito imponibile deducendo da esso dei costi sostenuti dall’azienda; molti costi, però, possono essere dedotti solo se riguardano strettamente l’attività svolta dalla società indicata dall’oggetto sociale.

Di conseguenza, quando quest’ultimo è ampio, l’azienda ha la possibilità di dedurre un maggior ventaglio di costi; quando l’oggetto sociale è molto specifico, si può incorrere nella situazione di non poter dedurre alcuni costi o di farlo in maniera illecita, incorrendo in potenziali sanzioni.

Tuttavia, naturalmente, non si può ampliare l’oggetto sociale di una srl a piacimento, è necessario essere coerenti con la propria attività, sensati e seguire alcune regole.

Sarà il primo passo di una strategia di pianificazione fiscale che deve comprendere numerose altre azioni integrate fra loro per risparmiare il massimo sulle tasse senza incorrere in sanzioni.

Oggetto sociale srl: cos’è e come funziona

Quando si costituisce una srl, insieme al commercialista e al notaio bisogna definire l’oggetto sociale, cioè l’attività che la società svolgerà. Esso non può naturalmente essere generico e comprendere qualsiasi cosa, ma va ben ponderato.

Ci sono società che si occupano di attività diverse, perciò è possibile ampliare l’oggetto sociale indicando al primo posto l’attività maggioritaria dell’azienda e poi via via le altre; non solo le altre già in essere, ma anche le altre potenziali, cioè le attività a cui la società potrebbe dedicarsi, perché legate in modo più o meno diretto a quella principale.

Le attività identificate dagli oggetti sociali prescelti devono rispettare alcuni semplici requisiti, nello specifico devono essere:

• possibili (effettivamente realizzabili e non incompatibili fra loro);
• lecite (non contrarie alla legge);
• determinate (non astratte, definite in modo preciso).

Bisogna inoltre fare attenzione a non inserire nel proprio oggetto sociale attività che richiedano particolari condizioni per il loro svolgimento (limiti di capitale, certificazioni, autorizzazioni ecc.), le cosiddette “attività riservate”.

Ampliare l’oggetto sociale di una srl seguendo questi criteri garantisce la possibilità di dedurre più costi, cioè di dedurre anche i costi legati alle attività collaterali oltre che quelli della principale.

Attenzione, però: non basta inserire oggetti sociali a caso per poter dedurre i costi relativi, perché oggetto e costi devono sempre essere inerenti all’attività effettivamente svolta. Inoltre, bisogna tenere a mente che questa possibilità è preclusa alle srl semplificate, che possono indicare nell’oggetto sociale una sola voce.

Una volta stabilito l’oggetto sociale, tutte le attività della società dovranno essere conformi a esso, pena gravose sanzioni. Gli oggetti sociali possibili sono elencati sotto forma di codici ATECO, codici numerici che indicano ognuno un’attività economica ben precisa e sono migliaia.

Sarà il commercialista a indicare i codici ATECO più adatti a un’azienda, ma è l’imprenditore che deve avere l’ampiezza di vedute e la lungimiranza di individuare ed elencare tutte le tipologie di attività che potrà coprire con la sua impresa.

Solo successivamente, con l’oggetto sociale già definito, si passa al notaio: è raccomandabile non recarsi a scegliere l’oggetto sociale della srl direttamente dal notaio, perché quest’ultimo spesso tende a restringerlo il più possibile per semplificare la pratica.

Fare una modifica dell’oggetto sociale di una srl dopo averlo già definito è consentito, ma implica una nuova pratica e quindi oneri aggiuntivi, oltre che una perdita di tempo, perciò non è affatto conveniente.

Avv.Carlo Alberto Micheli

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