Costi SRL: apertura, costituzione, imposte e tasse, gestione contabile
INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI
“Ti stai chiedendo quanto costa una SRL? Leggi questo articolo! Partiamo dai costi di apertura e costituzione fino ai costi di gestione contabilità
1. COSTI DI COSTITUZIONE SRL
– NOTAIO: da 500 a 1200. La costituzione di una Srl deve essere fatta obbligatoriamente dal notaio, quindi il costo può variare in base al professionista. E’ possibile risparmiare qualche soldo rivolgendosi a un notaio che costa meno.
– VERSAMENTO DEL CAPITALE SOCIALE. Il versamento del capitale sociale deve essere fatto al momento della costituzione dell’atto notarile. Varia in base al tipo di Srl:
S.r.l. ordinaria | da Euro 10.000 |
S.r.l. ordinaria a capitale minimo | da Euro 1 a 9.999 |
S.r.l. semplificata | da Euro 1 a 9.999 |
– TASSA VIDIMAZIONE DEI LIBRI SOCIALI: 309,87. All’atto della costituzione la società deve effettuare il pagamento della tassa annuale vidimazione libri sociali, presso la Camera di Commercio.
– MARCHE DA BOLLO: 32 euro. 16 euro per ogni 100 pagine di libro sociale, in genere 200 pagine quindi 32 euro.
– DIRITTI DI SEGRETERIA: 25 euro a libro per il servizio di vidimazione.
– DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA’ SCIA: il costo della scia non è standard, ma è variabile rispetto all’
– APERTURA PEC: 6,10 euro. Il costo dell’apertura della posta elettronica certificata varia di fornitore in fornitore. Su aruba ad esempio costa 5 euro + IVA.
2. COSTI ANNUALI DI MANTENIMENTO
– DIRITTO ANNUALE CAMERA DI COMMERCIO: circa 150 euro. Il diritto annuale è un tributo che ogni anno, tutti i soggetti iscritti o annotati nel Registro delle imprese, o al REA, devono versare alla Camera di Commercio di competenza. Varia da città a città.
– TASSA ANNUALE VIDIMAZIONE LIBRI SOCIALI: 309,87 euro.
– DEPOSITO BILANCIO: 127,60 euro. xxxxxxxxxxxx
– COMMERCIALISTA: con noi 199,90 + IVA. Un commercialista tradizionale parte da 350 – 500 euro mensile, ma con il nostro servizio myaccounting.it il piano startup parte da 199,90 + IVA al mese.
3. TASSE
– IRES al 24%. E’ l’imposta proporzionale che riguarda le imprese che si costituiscono in forma societaria. Dal 31 Dicembre 2016 l’aliquota IRES è scesa dal 27,5% al 24% grazie alla Legge di Bilancio 2017.
– IRAP al 4 o 5%, dipende dalla regione. Infatti ogni regione può aumentare o diminuire l’aliquota autonomamente. Varia anche di anno in anno in base a una serie di parametri. Inoltre è diversa da settore a settore di riferimento, comunque intorno a quella cifra.
4. INPS, CONTRIBUTI PREVIDENZIALI
Alla costituzione di una Srl, si ha l’obbligo di iscrivere all’INPS la società appena nata, in modo tale da renderne effettiva la propria esistenza.
Fatto ciò, l’INPS associerà all’azienda un numero di matricola unico che la collocherà nel settore di appartenenza e la differenzierà dalle altre aziende.
Una volta ricevuto il numero di matricola, si dovrà pagare un contributo di 3.000 €, suddiviso in quattro rate. La stessa somma andrà versata con cadenza annuale.
Questo potrebbe essere, in un certo senso, controproducente per chi sceglie la “Srl semplificata” in quanto è obbligato a pagare comunque la quota anche nel caso in cui non si verifichi alcun guadagno durante il periodo amministrativo dell’impresa.
Per questo è importante rivolgersi a dei consulenti specializzati prima di dare vita all’impresa. Il pagamento della somma viene eseguito solitamente tramite modello F24.
Prendendo in considerazione i soci di una Srl e gli amministratori, diventa obbligatorio fare alcune distinzioni riguardo il pagamenti dei contributi in base alle diverse sfumature dei ruoli.
Avremo così quattro casi gestiti in maniera completamente differente. Vediamo di cosa si tratta:
1° CASO – SOCIO LAVORATORE AUTONOMO
Se il socio di una Srl gestisce autonomamente il proprio lavoro (diventando quindi commerciante a tutti gli effeti), egli deve essere iscritto alla gestione commercianti, con conseguente obbligo di versare contributi fissi pari a 840 euro trimestrali.
2° CASO – SOCIO LAVORATORE DIPENDENTE
Se il socio della Srl è invece un lavoratore dipendente, quindi soggetto ad eterodirezione (sanzioni disciplinari, rispetto degli orari e di determinate regole, ecc), non dovrà iscriversi alla gestione commercianti ma sarà un vero e proprio dipendente della società stessa con annessa busta paga.
3° CASO – AMMINISTRATORE NON SOCIO
Gli amministratori di una Srl, non svolgendo un ruolo per il quale è previsto l’obbligo di iscrizione ad un albo o ad uno specifico ordine (che da diritto a cassa previdenziale), hanno l’obbligo di iscriversi alla gestione separata dell’INPS, cioè un fondo pensionistico direttamente finanziato con i contributi previdenziali obbligatori dei lavoratori assicurati.
4° CASO – AMMINISTRATORE SOCIO
Nel caso in cui l’amministratore dovesse essere anche socio della Srl e, sopratutto, svolgere questa attività in modo abituale e prevalente, egli avrà il solo obbligo di iscrizione alla gestione separata.
In caso contrario, l’amministratore in questione sarà soggetto al pagamento della così detta doppia contribuzione: sia gestione commercianti che gestione separata.
5. COSTI GESTIONE CONTABILE
Non possiamo dirti un prezzo preciso perchè prima dobbiamo valutare bene la situazione. Compila il form per saperne di più!