COME DIFENDERSI DALLE RECENSIONI NEGATIVE
Dal momento in cui decidiamo di esporci aprendo un’attività e/o mettendoci online, dobbiamo essere consapevoli che, da queste attività, possiamo ricevere recensioni positive e negative; quest’ultime hanno un confine, una tutela e comportano dei rischi per gli autori.
Chiunque può lasciare una recensione, la possibilità da parte di un’azienda o un privato di ottenere un giudizio può essere un grande punto di forza poiché consente di ottenere più fidelizzazioni e, quindi, un maggiore guadagno e una maggiore visibilità. Può essere però un’arma a doppio taglio, per questo, se un giudizio è negativo, dobbiamo valutare molteplici aspetti e capire quando, se pur negativo, un giudizio è comunque costruttivo, o si tratta invece di diffamazione.
Una recensione quindi, può fare davvero la differenza tra il fallimento e il successo; vediamo insieme quali sono i passi da seguire e approfondiamo nel dettaglio che cos’è una recensione negativa.
1. Cos’è una recensione negativa e quando si parla di diffamazione
Una recensione negativa può anche essere, come abbiamo detto in precedenza, un commento costruttivo, uno spunto; il problema sorge quando travalica quel confine che la giurisprudenza definisce “occasione per gratuiti attacchi alla persona ed arbitrarie aggressioni morali”. E’ una recensione legittima perché trova la sua giustificazione dentro la possibilità di manifestare il proprio pensiero (come ad esempio trovarsi in un locale con dei tavoli troppo vicini, alloggiare in una camera sporca ecc ) e indicativamente, anche se viene fatta con un linguaggio colorito e particolarmente aggressivo, non si va a ledere la dignità e la reputazione di una persona, ma altresì può incentivare l’attività ai fini di migliorare il proprio servizio o prodotto.
La recensione diventa però una una truffa, concorrenza sleale o diffamazione aggravata, quando, ad esempio, vengono creati profili falsi per effettuare recensioni positive alla propria attività e/o servizio togliendo visibilità ai competitors, quando i competitors lasciano recensioni negative a sfavore della concorrenza e, parliamo di diffamazione, quando ci sono, da parte di chiunque, degli attacchi gratuiti alla persona.
2. Come gestire una recensione negativa
Adesso che sappiamo cos’è una recensione negativa e cosa la differenzia dalla diffamazione, cerchiamo di capire insieme come gestirle. E’ importante sapere che, quando la recensione non si può cancellare, con molta probabilità non si trova sul nostro stesso host, per questo sarà necessario avviare il dialogo sullo stesso mezzo, su un social ad esempio, e mantenere un comportamento corretto e un dialogo educato e rispettoso. Nel caso in cui il contenuto denigratorio si possa cancellare, è consigliabile sempre effettuare degli screenshot di tutto quello che avviene, in modo da poter avere sempre delle prove a nostro sostegno.
3. Quali sono i passi per avere tutela e quali sono i rischi per l’autore
Vediamo ora quali sono i passi da seguire per ottenere tutela e cosa rischia l’autore.
Il primo passo, per quanto possa sembrare banale, è cercare sempre la via del dialogo, sia con l’autore della recensione, sia con la piattaforma, in modo da segnalare il contenuto e chiedere la rimozione ad entrambe.
Piattaforma ed autore rispondono civilmente, ma solo l’autore andrà a rispondere penalmente nel caso in cui vada a ledere un bene fondamentale, ossia la reputazione.
La piattaforma risponde civilmente quando non si attiva per verificare il reale contenuto della recensione e, nel caso in cui sia necessario, se non provvede alla rimozione.Nel caso in cui la rimozione non dovesse avvenire, infatti, ci si può avvalere di un giudice, fare una querela all’autore e chiedere un risarcimento del danno ad entrambe, piattaforma e autore. E’ possibile chiedere al giudice anche un’azione cautelare, cioè la sospensione del contenuto pubblicato.
Bisogna anche considerare che, se l’autore fa uso di falso nome e non c’è modo di risalire all’identità, sarà comunque possibile fare una querela, che darà il via a delle indagini con il fine di risalire alla reale identità.
La querela si può fare per diffamazione aggravata, per truffa e sostituzione di persona, ma fondamentale è sapere che c’è una tempistica per poter effettuarla, ossia tre mesi dalla conoscenza del contenuto offensivo.
Per quanto riguarda i rischi dell’autore, bisogna fare un’ulteriore distinzione perché, in caso di recensione falsa, denigratoria o sleale l’autore non ne risponderà penalmente ma sarà comunque possibile richiedere il risarcimento del danno per la lesione all’onore. Qualora la recensione dovesse essere diffamatoria, costituendo anche una truffa, l’autore ne risponderà penalmente davanti a un giudice.
The Legal One
12/10/2020 – ore 9:00