Quanto costa divorziare in Italia? Ecco la risposta dell’avvocato
Il divorzio, come anche la separazione, può essere di tipo consensuale o giudiziale (qui trovi le differenze)
Il primo si ha quando entrambi i coniugi sono d’accordo sullo scioglimento del vincolo matrimoniale, al contrario si ricorre al divorzio giudiziale quando tale accordo manca ed è necessario l’intervento del giudice.
Per richiedere il divorzio congiunto, occorre inviare la domanda congiunta di divorzio presso il Tribunale del Comune di residenza di uno dei coniugi. Tale domanda deve contenere gli accordi sui rapporti economici dei coniugi e l’eventuale affidamento dei figli.
Se si procede tramite negoziazione assistita di avvocati o richiesta in Tribunale, i costi vanno dai 1.000 ai 3.000 euro, i quali sono comunque molto bassi rispetto a quelli del divorzio giudiziale.
Il costo del divorzio giudiziale varia da un minimo di 10.000 a un massimo di 15.000 euro. Tuttavia la puarcella cambia da professionista a professionista, e anche in base alla durata e alle difficoltà della causa giudiziaria.
Come richiederlo in Tribunale?
Se si decide di andare in Tribunale, bisogna fare una distinzione tra divorzio congiunto, se i coniugi trovano un accordo, e divorzio giudiziale, se questi ultimi decidono di farsi causa. Il contributo unificato è sempre dovuto, ma varia nel suo ammontare:
- nel divorzio consensuale è pari a 43 euro;
- nel divorzio giudiziale è pari a 98 euro.
Il contributo unificato è anticipato da chi inizia il procedimento giudiziario, oppure può essere anche diviso tra i coniugi, in caso di accordo.
In allegato al ricorso del divorzio congiunto, si devono presentare i seguenti documenti:
- nota di iscrizione a ruolo, l’avvocato deve trasmettere un atto con cui si domanda al cancelliere l’iscrizione della causa sul ruolo generale degli affari contenziosi civili;
- atto integrale di matrimonio rilasciato dal Comune dove è stato celebrato;
- stato di famiglia di entrambi i coniugi;
- certificato di residenza di entrambi i coniugi;copia autentica del verbale di separazione consensuale o copia autentica della sentenza di separazione le ultime dichiarazioni dei redditi di entrambi i coniugi.
Successivamente i coniugi vengono invitati all’udienza di comparizione, nella quale il Giudice legge il ricorso presentato dai coniugi, e constata l’eventuale impossibilità di riconciliazione di questi ultimi.
Il Giudice potrà analizzare la richiesta di divorzio congiunto, solo se quest’ultima tutela i figli, e in presenza dei seguenti requisiti:
- separazione dei coniugi da almeno 12 mesi se la separazione è giudiziale, o da almeno 6 mesi se la separazione è consensuale;
- condanna di un coniuge per reati gravi che prevedono la pena dell’ergastolo o una pena superiore ad quindici, o a prescindere dalla pena, per uno dei reati previsti dalla legge sul divorzio come violenze, maltrattamenti, incesto, omicidio o tentato omicidio del coniuge o di un figlio ecc.;
- uno dei coniugi è cittadino straniero e ha ottenuto all’estero l’annullamento o lo scioglimento del matrimonio o ha contratto all’estero un nuovo matrimonio; il matrimonio non è stato consumato;
- cambio di sesso di uno dei coniugi.
Infine il Giudice, dopo essersi ritirato in Camera di Consiglio per deliberare, provvederà a emettere la sentenza di divorzio. Quest’ultima verrà inviata all’Ufficiale di Stato Civile, per poi essere annotata nel Registro dello Stato Civile del Comune dove è avvenuto il matrimonio.
In conclusione possiamo determinare quanto costa il divorzio congiunto, la somma può variare da un minimo 1.000 a un massimo di 3.000 euro, se viene richiesto tramite negoziazione assistita di avvocati o richiesta in Tribunale.
Il costo è molto basso, soprattutto se si paragona a quello del divorzio giudiziale, che può arrivare fino a 15.000 euro. Tale differenza è giustificata dal fatto che il divorzio congiunto ha una durata molto breve, grazie all’accordo stabilito tra i coniugi.
Il divorzio congiunto ha numerosi vantaggi, oltre a essere breve ed economico, evita ulteriore stress ai coniugi e agli eventuali figli, che si può aggiungere alle tensioni antecedenti il divorzio.