Fotografo: Caratteristiche, Partita Iva e Contributi Previdenziali
Instagram, Flickr, PicsArt. Questi sono solo alcuni dei numerosissimi Social Network, che permettono di caricare e condividere immagini nella community di appassionati di fotografia.
Forse proprio grazie alla loro diffusione, unita alla relativa semplicità di utilizzo delle macchine fotografiche, quello che in un primo momento poteva essere un semplice hobby, può sfociare in una vera e propria attività professionale.
Per questo motivo abbiamo deciso di realizzare un articolo-guida legato agli aspetti fiscali, contabili e contributivi utili a chi vuole intraprendere la carriera da Fotografo professionista.
Tipologia di attività
Un Fotografo, può essere inquadrato in due diverse tipologie:
- Fotografo Freelance
- Fotografo sotto forma di impresa
Analizziamole insieme:
Fotografo Freelance
Il Fotografo Freelance (o Fotografo Professionista) è probabilmente la categoria più desiderata da tutti gli amanti della fotografia.
Tale tipologia prevede che il soggetto lavori su commissione del cliente realizzando scatti, servizi fotografici o realizzazioni artistiche.
L’attività di Freelance sfrutta a pieno la capacità interpretativa e creativa del fotografo, questo è il tratto distintivo della prima fattispecie presa in esame.
Partita Iva
I soggetti inquadrati in questa prima tipologia sono tenuti ad aprire la Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate, utilizzando uno dei seguenti Codici Ateco (o Codici attività):
– 74.20.19 Attività degli studi fotografici e attività di ripresa di ogni genere
– 74.20.20 Attività degli studi fotografici per lo sviluppo e stampa conto terzi
– 74.20.11 Attività dei fotoreporter
Regime Fiscale
Effettuato il primo passo verso l’apertura della Partita Iva, è necessario anche scegliere il Regime Fiscale corretto.
Nel caso in cui se ne possiedano i requisiti, è conveniente aderire al così detto Regime Forfettario (leggi il nostro articolo e scopri se ci rientri: http://www.myaccounting.it/nuovo-regime-forfettario-conviene/ ).
In alternativa a questo, i soggetti che non vi possono accedere rientreranno automaticamente nel Regime Semplificato.
Gestione previdenziale
I soggetti che vogliono diventare fotografi professionisti devono tener conto anche degli adempimenti previdenziali, che si concretizzano nell’iscrizione alla Gestione Separata dell’INPS (dove confluiscono i professionisti che non hanno un’autonoma cassa professionale) e nel versamento dei contributi annuali.
La tassazione e la contribuzione sono sempre commisurati all’effettivo reddito, quindi se il reddito sarà uguale a 0, non vi sarà niente da corrispondere.
Fotografo sotto forma d’impresa
Tale categoria prevede non solo la commissione per conto terzi, ma anche la commercializzazione e la rivendita di foto, servizi fotografici e servizi di grafica pubblicitaria e presuppone l’esistenza di una struttura fissa dove poter offrire questi servizi al pubblico (un negozio oppure un vero e proprio studio fotografico).
A questo punto, quindi, il Fotografo in questione non può essere più inquadrato come libero professionista, ma diventa una vera e propria attività di impresa artigiana.
Partita Iva
Anche in questo caso il primo passo da compiere è l’apertura della Partita Iva, che può essere sia in forma individuale che in forma societaria.
Per quanto riguarda la scelta del Regime Fiscale, la categoria del Fotografo sotto forma d’impresa, si comporta esattamente come quella del Fotografo Freelance: è possibile, infatti, aderire al Regime Forfettario (sempre che si possiedano i requisiti richiesti) o al Regime Semplificato.
Camera di Commercio
Questa categoria comporta necessariamente l’iscrizione in Camera di Commercio (della provincia dove verrà esercitata l’attività) che avviene tramite procedura telematica (con firma digitale). Simultaneamente verrà, inoltre, effettuata l’iscrizione all’Albo Artigiani.
Gestioni Artigiani Inps ed altri costi
A differenza del Fotografo Freelance, il Fotografo sotto forma d’impresa deve obbligatoriamente iscriversi alla Gestione Artigiani e Commercianti dell’Inps, la quale prevede il pagamento di contributi fissi, a prescindere dal reddito generato dall’attività (circa 3.200,00 Euro).
Oltre a questi contributi, nel caso in cui il reddito derivante dall’attività superasse il reddito minimale previsto ogni anno dall’Inps (di 15.548,00 Euro) è dovuto il versamento di ulteriori contributi calcolati sul reddito, da versare alle scadenze previste per il versamento delle imposte sui redditi.
In quanto impresa artigiana, anche per il Fotografo sotto forma d’impresa è obbligatoria l’iscrizione all’Inail che comporta ulteriori costi annui (variabili in base alla classe di rischio).
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