L’iter da seguire per diventare Fisioterapista
INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI
Il Fisioterapista viene descritto dal Decreto del Ministero della Sanità del 14 settembre 1994 n.741 come: “l’operatore sanitario, in possesso del diploma universitario abilitante, che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti a eventi patologici, a varia eziologia, congenita od acquisita”.
Per essere abilitati ad esercitare la professione bisogna:
- Essere in possesso della laurea in Fisioterapia. Il relativo corso di laurea è organizzato dalla facoltà di Medicina e Chirurgia e ha una durata di tre anni.
- Frequentare un tirocinio formativo di 1300 ore durante tutto il triennio e si svolge presso strutture ospedaliere o extra-ospedaliere.
- Superare l’esame finale.
L’attività del Fisioterapista può essere svolta nella forma della subordinazione o in quella della libera professione. Quest’oggi prenderemo in esame il secondo caso e tutto l’iter per l’apertura della Partita Iva da Fisioterapista, il codice Ateco corretto, i Contributi Previdenziali ecc.
Partita Iva
Per ottenere il numero di Partita Iva è necessario compilare il modello AA9/12, richiedendolo all’Agenzia delle Entrate o scaricandolo direttamente dal sito di questa.Tra i vari campi da compilare è presente anche quello del Codice Ateco (o Codice di Attività). Nel caso del Fisioterapista quello corretto è 86.90.21 – Fisioterapia.
Regime Fiscale
Ad oggi il regime agevolato che permette di risparmiare parecchio in ambito di tassazione è il Regime Forfettario, ma è possibile accedervi solo ed esclusivamente se ne possiedi i requisiti (scopri se possiedi i requisiti: http://www.myaccounting.it/nuovo-regime-forfettario-conviene/).
In caso di esclusione da questo, i soggetti entrano automaticamente nel Regime Semplificato.
Contributi
I Fisioterapisti, rispetto a molti altri professionisti, non hanno una propria cassa di previdenza cui versare i propri contributi. Egli perciò, per avere una copertura previdenziale, dovrà iscriversi obbligatoriamente alle Gestione Separata dell’Inps.
La contribuzione è calcolata sul reddito del soggetto e attualmente, l’aliquota contributiva è del 25,72%. Questo vuol dire che, ad esempio, su un reddito di 10mila euro, i contributi da versare ammontano ad € 2.572,00.
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