RIAPERTURA SCUOLE A SETTEMBRE ED ELEZIONI: COME VERRANNO CONCILIATE?
1. Introduzione
Era già stata fissata la data del 29 marzo per il referendum costituzionale in cui avremmo votato per la riduzione del numero dei parlamentari a modifica degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione. Tuttavia a causa del Covid-19 il referendum è stato rinviato. In alcune regioni – Veneto, Campania, Toscana, Liguria, Marche, Puglia e Valle d’Aosta – il voto avrebbe riguardato anche l’elezione del Presidente della Regione e del Consiglio Regionale, nonché in alcuni comuni anche l’elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale.
Solo pochi giorni fa è stata individuata un’unica data per tutti e tre i tipi di elezioni per il 20 settembre.
Ci si chiede come ciò sarà compatibile con la riapertura della scuola a metà settembre, dato che molti plessi scolastici faranno anche da seggio.
In generale, sacrificare i banchi di scuola per far posto all’urna elettorale pesa molto sulla didattica. Quest’anno ancor di più, posto che gli istituti sono chiusi da marzo e le famiglie attendono la riapertura da mesi, anche per potersi organizzare con il proprio lavoro.
Per bilanciare il diritto di voto e il diritto allo studio, le lezioni probabilmente verranno avviate dopo le elezioni a fine settembre.
2. Quali sono le date previste per la ripresa delle lezioni
Sono tre :
• il 1° settembre;
• il 15 settembre;
• il 23 settembre.
Per il momento, in base ai calendari regionali, l’anno scolastico partirà intorno al 15 settembre.
Tuttavia, per organizzare i seggi e sanificare le classi, come previsto dall’emergenza sanitaria, le scuole potrebbero restare chiuse almeno dal 18 settembre fino al 22.
Avrebbe poco senso riaprire le scuole il 15 settembre; in tal caso, infatti, gli alunni resterebbero a scuola per soli tre giorni, dopodiché sarebbe necessaria la sanificazione preventiva e successiva alle elezioni, sia per allestire i seggi in sicurezza, sia per garantire il ritorno in classe degli studenti.
Per questo sarebbe preferibile, far entrare gli alunni in aula direttamente a partire dal 23 settembre.
Se consideriamo peraltro che andranno al voto anche i Comuni con più di 15.000 abitanti per i quali è previsto anche un eventuale turno di ballottaggio, i seggi potrebbero riaprire anche nella giornata del 4 ottobre, con un’ulteriore chiusura e relativa sanificazione – pre e post elezioni – degli edifici scolastici dal 2 al 6 ottobre.
3. Quali sono le possibili soluzioni
Ecco le principali:
• svolgere le lezioni negli spazi esterni alla scuola come parchi, strutture sportive o spazi culturali;
• ridurre il numero di alunni per classe, in modo che sia proporzionato e adeguato agli spazi effettivamente disponibili nelle scuole e in spazi reperiti all’esterno;
• la rimodulazione del tempo delle lezioni in modo da offrire “le attività in presenza per il maggior numero di allievi ed un ricorso selezionato e consapevole a modalità blended, cioè apprendimento misto online e offline”;
• stringere alleanze con le comunità culturali e quelle educative di ogni città con il supporto dei sindaci;
• prevedere misure per il sostegno agli studenti con disabilità e il reclutamento di assistenti sociali, psicologici e sociologici per alleggerire gli insegnanti che durante il lockdown sono stati messi a dura prova.
Lo scopo è quello di riaprire gli istituti e avviare, in piena autonomia scolastica su orari e turni, sia i corsi per gli studenti che sono rimasti indietro con la didattica a distanza sia le lezioni per tutti, per approfondire quegli argomenti che inevitabilmente sono stati messi da parte con le lezioni online. La prossima settimana infatti la ministra Azzolina renderà note le linee guida per riaprire in sicurezza: dal distanziamento sociale ai dispositivi da adottare, fino ai nuovi spazi su cui le scuole potranno contare per non lasciare fuori nessuno. L’estate quindi servirà agli uffici scolastici, ai dirigenti e alle segreterie per prevedere una riapertura nella tutela di tutti. L’ampliamento degli spazi sarà necessario anche per incrementare il numero di docenti e di personale Ata – che provvederà alla pulizia dei locali.
Avv. Marialetizia Polizzi