La tassazione della società semplice holding può rivelarsi un grande vantaggio sotto molteplici punti di vista per un’impresa. Abbiamo già trattato in un altro articolo l’utilità della holding, e ora approfondiamo i motivi per cui prendere in considerazione la società semplice come forma giuridica per una holding.

Una società semplice holding non può svolgere attività commerciali, per questo motivo la sua gestione è meno complessa e caratterizzata da meno burocrazia rispetto alle società commerciali. Per esempio, una società semplice non è obbligata a tenere le scritture contabili, ha molta libertà nella redazione dello statuto e può fare una dichiarazione dei redditi semplificata con un regime fiscale assimilabile a quello dei privati.

Questo tipo di società è usato soprattutto come strumento di gestione del passaggio generazionale e di protezione del patrimonio familiare in famiglie di imprenditori con più società, oppure come strumento di conservazione del patrimonio personale. Non è però l’unica opportunità offerta da questa forma societaria: la società semplice holding può far risparmiare sia sui costi di gestione, sia sulla tassazione sia sui contributi INPS.

Regime fiscale della società semplice holding

Alla società semplice holding secondo l’articolo 32-quater del DL 124/19 si applica il regime della trasparenza fiscale (art. 5 TUIR). Questo significa che i redditi della società vengono attribuiti ai soci come persone fisiche, in proporzione alla quota posseduta, e su essi si calcola l’aliquota IRPEF. Questa attribuzione avviene a prescindere dal fatto che i soci abbiano effettivamente percepito quei redditi nel periodo d’imposta in corso. Anche le eventuali perdite e i crediti d’imposta vengono attribuiti allo stesso modo.

Partiamo col ricordare che le società semplici non sono tenute a presentare la dichiarazione dei redditi se non hanno conseguito reddito nel periodo d’imposta.

I redditi che concorrono a formare l’imponibile di una società semplice holding sono:

• reddito da capitale,
• redditi fondiari,
• reddito da lavoro autonomo,
• redditi diversi.

Tassazione società semplice holding: vantaggi

La tassazione dei redditi di una società semplice holding presenta alcune particolarità che la rendono vantaggiosa rispetto ad altre forme giuridiche come la srl, grazie alla sua sovrapposizione con il regime fiscale delle persone fisiche.

• Per i beni immobili, se non sono oggetto di locazione, l’IMU si sostituisce all’IRPEF e il reddito fondiario relativo è escluso dall’imponibile. Se invece gli immobili vengono locati e quindi messi a reddito, si applica sia l’IMU sia l’IRPEF.
• I dividendi derivanti da partecipazioni aziendali detenute dalla società semplice holding sono soggetti a ritenuta del 26%.
• Agli interessi si applica l’imposta sostitutiva del 26% se provengono da obbligazioni emesse da grandi emittenti (es. banche), la ritenuta a titolo d’imposta del 26% se provengono da altri tipi di obbligazioni, da depositi o conti correnti.
• Le plusvalenze che derivano dalla cessione a titolo oneroso di beni immobiliari sono soggette alla normale tassazione prevista per le persone fisiche solo se la vendita avviene entro 5 anni dall’acquisto dell’immobile e l’incasso supera il costo di acquisto. Se il bene immobile è posseduto da più di 5 anni, la plusvalenza non è imponibile.
• Le plusvalenze che derivano dalla cessione a titolo oneroso di strumenti finanziari (escluse le partecipazioni, di cui al punto due di questo elenco) sono tassate secondo il regime del capital gain previsto per le persone fisiche.

Società semplice Holding: Deduzioni e detrazioni

Dall’imponibile di una società semplice holding si possono sottrarre alcune voci di costo deducibili descritte dall’art. 10 comma 3 del TUIR:

• le somme corrisposte ai dipendenti chiamati a adempiere funzioni presso gli uffici elettorali;
• i contributi, le donazioni e le oblazioni erogati in favore delle organizzazioni non governative idonee ai sensi dell’articolo 28 della legge 26 febbraio 1987, n. 49, per un importo non superiore al 2 per cento del reddito complessivo dichiarato;
• le indennità per perdita dell’avviamento corrisposte per disposizioni di legge al conduttore in caso di cessazione della locazione di immobili urbani adibiti ad usi diversi da quello di abitazione.

La deduzione si applica al reddito complessivo di ciascun socio in proporzione alla quota societaria posseduta.

L’articolo 15 comma 3 del TUIR, invece, elenca gli oneri soggetti a detrazione d’imposta del 19% applicata sempre al reddito di ciascun socio in modo proporzionale:

• interessi relativi a prestiti o mutui;
• spese di restauro o manutenzione di beni vincolati;
• donazioni a favore dello Stato, delle regioni, degli enti locali territoriali, di enti o istituzioni pubbliche, di fondazioni e associazioni artistico-culturali;
• donazioni a favore di enti, istituzioni, fondazioni o associazioni dello spettacolo (per importo non superiore al 2 per cento del reddito complessivo dichiarato).

Società semplice holding: quali contributi INPS?

Un ulteriore vantaggio della società semplice holding è la possibilità di ridurre i contributi dovuti all’INPS dai soci artigiani o commercianti.

Un socio amministratore di una srl che svolge attività di artigiano o commerciante nella propria società deve pagare all’INPS sia la quota fissa della cassa artigiani e commercianti, sia una quota proporzionale al reddito della società. Per evitarlo, può conferire le proprie quote in una società semplice holding e risultare solo amministratore della srl. Si tratta però di un’operazione delicata dal punto di vista fiscale e previdenziale, da valutare solo con un professionista che sappia individuarne rischi e opportunità.

Questo vale per l’intera gestione del processo di apertura di una società semplice holding per costruire una struttura societaria complessa all’interno di un programma di pianificazione fiscale.

Avv. Carlo Alberto Micheli