Taglio Cuneo Fiscale 2023: tutte le novità in arrivo da maggio
INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI
Il cuneo fiscale è la differenza tra lo stipendio lordo versato dal datore di lavoro e la busta paga netta ricevuta dal lavoratore.
Il Consiglio dei ministri con il via libera al documento di economia e finanza ha definito gli obiettivi economici di medio termine. Per far fronte ai cari energetici e all’inflazione ha stanziato 3 miliardi di euro per finanziare il taglio del cuneo fiscale. Così da ottenere un taglio sul costo dei contributi sociali a carico dei dipendenti con redditi medio bassi sul periodo a valere tra maggio e dicembre 2023.
L’economia italiana in materia di occupazione sta soffrendo particolarmente il contesto storico in cui ci troviamo e con questi interventi si cerca di tamponare le situazioni più difficili (redditi fino a 25.000 euro anno). di certo non si può non sottolineare come trattasi sempre di provvedimenti transitori, circoscritti ad un periodo preciso e che necessitano continuamente di esser rifinanziati e riproposti. Non sono interventi strutturali che vanno a modificare e agevolare il costo del lavoro nel lungo periodo e sono di fatto soggetti alle oscillazioni e alle influenze della politica fiscale ed economica del periodo. Deboli insomma.
Io sono Carlo Alberto Micheli, Avv. E dott. Comm., in questo articolo vedremo insieme cosa cambia in busta paga e i principali vantaggi per i lavoratori. Ci sono o no maggiori disponibilità per le spese personali? Quali sono le novità in arrivo? Inoltre vedremo i Benefici per le imprese.
Cuneo fiscale: come funziona il taglio
Per comprendere meglio come funziona il taglio al cuneo fiscale 2023, che è opportuno sottolineare, è già in vigore dal gennaio 2023 dobbiamo suddividere in due le categorie di reddito:
- i redditi fino a 25 mila beneficeranno di un taglio del cuneo fiscale del 3%
- i redditi sopra i 25 mila euro ed entro i 35 mila euro invece avranno in busta paga un taglio al cuneo del 2%.
Vediamo meglio con una slide:
A questo intervento si dovranno quindi aggiungere le nuove misure di politica fiscale volte ad arrivare gradualmente ad una riduzione complessiva del cuneo fiscale fino al 5% da qui alla fine della legislatura con un 1% già a partire da quest’anno.
Cuneo fiscale: la volontà del governo
La volontà del governo Meloni è proprio quella di sostituire le misure straordinarie di volta in volta fatte negli ultimi anni che hanno il limite come ho detto a inizio video di non essere strutturali ma provvisorie con provvedimenti a lungo termine che consentano alle imprese e ai lavoratori di avere più certezza e programmazione
Facciamo un riepilogo su base mensile per vedere che cosa accade se la retribuzione supera le soglie di reddito per accedere al taglio del 2 o 3% andando a ipotizzare 3 diverse situazioni:
- se la retribuzione imponibile – lorda – supera il limite pari a 2.692 euro al mese, non spetterà alcuna riduzione della quota a carico del lavoratore;
- se la retribuzione imponibile supera il limite pari a 1.923 euro, ma sia, comunque, di importo minore o pari a 2.692 euro al mese, la riduzione contributiva della quota a carico del lavoratore potrà essere riconosciuta, per il singolo mese di riferimento, nella misura del 2%;
- se la retribuzione mensile non supera il limite pari a 1.923 euro, la riduzione contributiva della quota a carico del lavoratore si avrà diritto, per il singolo mese di riferimento, al beneficio nella misura del 3%.
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Avv. Carlo Alberto Micheli