Over 10 years we help companies reach their financial and branding goals. Maxbizz is a values-driven consulting agency dedicated.

Gallery

Contact

+1-800-456-478-23

411 University St, Seattle

maxbizz@mail.com

tassa airbnb

Tassa Airbnb – affitti brevi tassati al 21%

88a99a49b3a4473060b2bc1af635b8

Cos’è

La tassa Airbnb prevede l’obbligo per gli intermediari immobiliari (agenzie e portali online) che gestiscono le locazioni di appartamenti, case vacanza, ville, di applicare al momento del pagamento da parte dell’affittuario, una cedolare secca con aliquota al 21% sugli affitti brevi (locazioni di durata non superiore a 30 giorni). Gli intermediari sono tenuti a versare all’Erario la ritenuta sui contratti stipulati a partire dal 1° giugno 2017 e versati ai locatori a partire dalla stessa data.

Conseguenze per gli intermediari

La suddetta tassa obbliga gli intermediari immobiliari a:

  • Comunicare all’Agenzia delle Entrate i contratti di affitto per brevi periodi;
  • Applicare al momento del pagamento da parte dell’affittuario, un’aliquota del 21% come cedolare secca sul canone di locazione;
  • In quanto considerati sostituti d’imposta, dovranno poi riversare allo Stato il 21% e rilasciare al proprietario della casa vacanza affittata, la certificazione unica.

Conseguenze per il proprietario

Il proprietario non ha nessun dovere rispetto alla ritenuta, per qui se l’intermediario l’ha omessa non va incontro a sanzioni. Egli si può trovare in due situazioni:

  1. L’intermediario gli ha versato l’intero importo per cui dovrà pagare l’Irpef o la cedolare secca al 21% nel 2018;
  2. L’intermediario ha effettuato la ritenuta per cui dovrà pagare solo in caso di saldo Irpef a debito.

Il locatore in ogni caso dovrà ricevere dall’intermediario la Cu (certificazione unica) che attesta la ritenuta effettuata.

 

Per maggiori informazioni richiedi una consulenza gratuita e senza impegno cliccando qui: http://www.myaccounting.it/registrazione/